I punti 6 e 7 dell’interrogazione sono quelli relativi ai tributi. “…occorre ripensare le modalità di comunicazione ed i rapporti con cittadini e imprese al fine di rendere l’Ente più vicino alla propria comunità;
– risulta necessario avere una mappatura aggiornata su natura e composizione della morosità registrata, in particolare sulla massa creditoria attualmente esigibile e non oggetto di intervenuta prescrizione nel tempo;
– la mancanza della suddetta mappatura dei contribuenti.
INTERROGANO:
6) quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere l’Amministrazione comunale al fine di contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale e rendere certa l’esigibilità dei tributi per gli utenti che risultano morosi;
7) se è stato messo in atto un PIANO DI RIENTRO per gli utenti che risultano recidivi o che hanno debiti significativi verso il Comune.”
Se l’Assessore Rachele Ludovici avesse letto con attenzione il punto 7 dell’interrogazione, avrebbe capito che le stavamo indicando la strada per evitare ciò che poi è accaduto. Trovare accordi bonari, procedendo con adeguati piani di rientro con gli utenti che avevano debiti ingenti nei confronti del Comune PRIMA degli avvisi di accertamento della TreEsse, con le relative sanzioni. Evidentemente era distratta. Se avesse lavorato alla banca dati prima del passaggio alla TreEsse, non ci saremmo ritrovati con decine di cittadini ARRABBIATI costretti a ricercare pagamenti e bollettini di anni fa, per dimostrare all’esattore di aver già pagato le somme richieste.
“La società Tresse ha continuato a gestire la riscossione fino all’anno 2015. Successivamente il servizio è stato internalizzato. A far data dal 13 settembre 2018 la società TRESSE Italia, vincitrice della gara, gestisce il servizio di riscossione dell’ente, pertanto si occuperà di riscuotere gli importi relativi all’anno 2018, nonchè quelli riferiti agli anni 2016 e 2017. Si procederà ad armonizzare le partite di bilancio tra la concessionaria ed il Comune evitando la prescrizione di alcune posizioni tributarie, in particolare per le annualità 2016 e 2017. Oltre alla riscossione, dovrà essere attivata la fase coattiva che favorirà le entrate all’ente ad oggi non pervenute, colpendo gli evasori che non hanno correttamente versato il dovuto, favorendo una ripresa delle entrate”.
L’assessore, dunque, ERA A CONOSCENZA DELL’INVIO DEGLI AVVISI arrivati GIÀ DA SETTEMBRE 2018 e non ha mosso un dito per predisporre un regolamento che avremmo dovuto approvare ben quattro mesi fa. Il tentativo dell’Assessore Ludovici di attribuire responsabilità alla Fiuggi Viva serve solo per nascondere la sua inerzia… si mette oggi una toppa ad una situazione che non è stata gestita, questa è la verità! Ora, per tamponare, l’assessore ha promesso la riduzione di 3 punti IMU attraverso la rimodulazione di un contratto, raccontando di assessori eroi che senza soldi hanno realizzato gli eventi natalizi, pur sapendo che sono stati interamente finanziati dalla Regione Lazio: che coraggio assessore! Questa evidente INCAPACITA’ DI AMMINISTRARE sta mettendo a rischio anche i servizi essenziali, quelli alla persona. Altro che palazzo di vetro!
Fiuggi Viva