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Prima rata TARI: un altro pasticcio

Caos TARI Fiuggi

Purtroppo questa prima importante fase di passaggio di consegne dal Comune alla TreEsse si è contraddistinta per una generale mancanza di organizzazione e per leggerezza amministrativa, con scarso rispetto nei confronti di chi paga i tributi e contribuisce alle casse del Comune, meritando servizi di qualità.

Questa “falsa partenza” della concessionaria del servizio di riscossione dei tributi ha comportato che molti cittadini hanno ricevuto l’avviso a poche ore dalla scadenza dei termini per il pagamento, se non successivamente. Tanti non hanno ancora ricevuto nulla.
Per i “fortunati” a cui è stato recapitato l’avviso di pagamento, poi, l’amara sorpresa di errori nel calcolo degli importi richiesti.

E così, la cronaca di questi giorni ci racconta di uno sportello TreEsse affollato da cittadini, costretti a lunghe ore di fila, in un luogo angusto e del tutto inadatto ad ospitare un ufficio di questa importanza.

Di fronte a tanti cittadini che questo servizio lo pagano ricevendo in cambio disagi ed inefficienze è sconcertante che l’unico atto dell’amministrazione consista in una comunicazione del rinvio di un mese della scadenza per i pagamenti.

Le decine di casi di errori evidenziano un problema generale nella gestione e nell’aggiornamento delle banche dati e delle anagrafiche delle utenze.
Se l’ente ha inviato dati aggiornati e corretti come si è potuto verificare questo pasticcio?!

All’assessore Ludovici spetta il compito di spiegare le motivazioni e l’effettiva portata del problema oltreché concertare con la TreEsse le possibili e celeri soluzioni!

È ancora più sconcertante che lo stesso assessore non abbia vigilato: si preoccupa di organizzare caffè per parlare dello stato del Comune ma poi nel concreto non si preoccupa di tutelare gli interessi dello stesso ma soprattutto dei contribuenti.

Proprio perché il nostro fine è esclusivamente costruttivo e di tutela dei contribuenti e dello stesso Ente, non trovandoci di fronte a casi isolati chiediamo di ricontrollare d’ufficio, e celermente, tutti gli avvisi emessi, sanando immediatamente gli errori laddove ci siano e restituendo le somme pagate dagli utenti in virtù di avvisi errati.

Un’amministrazione, ma soprattutto un assessore al bilancio non può restare in silenzio di fronte a tutto questo, avendo il dovere di spiegare ai cittadini cosa non ha funzionato ed agire prontamente per far sì che questo resti un caso isolato e che i cittadini ricevano le “bollette” in tempi congrui, dando modo a tutti di provvedere al pagamento nei termini giusti, pagando esclusivamente ciò che spetta ad ognuno.

Fiuggi Viva