Avevamo richiesto un chiarimento in Commissione, preoccupati dal fatto che il pre-bando ATF fosse andato deserto. Preoccupazione che invece non sembra avere la maggioranza, visto che il Sindaco ha minimizzato il fatto giustificando l’assenza di interesse degli operatori economici con le condizioni di incertezza che ancora sussistono sull’azienda: dai contenziosi ancora in corso con Sangemini ed alcuni dipendenti, al tema del rinnovo delle concessioni minerarie da parte della Regione Lazio fino alla riappropriazione del Marchio Fiuggi.
L’atteggiamento della maggioranza contrasta, però, con l’importanza che i consulenti scelti dall’amministrazione e pagati dal Comune attribuivano a tale procedura preliminare utile per valorizzare al meglio l’interesse pubblico in linea con gli indirizzi e le motivazioni già indicati dal Commissario, per individuare la soluzione ritenuta più adeguata, evitando il riprodursi di errori in cui sono incorse altre amministrazioni.
In primo luogo li abbiamo interrogati sul perché si sia proceduto all’indizione di un pre-bando, nonostante nessuna delle condizioni di cui sopra fosse vicina ad una soluzione, rischiando oltretutto un ulteriore danno all’immagine dell’azienda e non tenendo conto del parere dei consulenti scelti dall’amministrazione che ritenevano questa procedura non obbligatoria ma un’ipotesi da valutare attentamente per ottenere spunti per la gara e le future forme di gestione. Spunti non arrivati.
In secondo luogo abbiamo chiesto come intendesse procedere l’Amministrazione, considerato che i tempi per il bando di privatizzazione saranno molto diversi da quelli che ad agosto il Sindaco ha annunciato in radio affermando che la gara pubblica sarebbe stata avviata entro la fine dell’anno. Bisognerà invece attendere la risoluzione delle condizioni citate e l’approvazione del Bilancio 2019 di ATF per capire quando effettivamente si darà luogo alla procedura.
Infine, nessun chiarimento nemmeno sul fronte del canone ATF, che continua ad essere versato in forma ridotta al Comune nonostante tale riduzione fosse stata autorizzata dal Commissario per la sola annualità 2018.
Data la situazione si conferma con forza la richiesta di maggiore trasparenza, sconosciuta a questa
amministrazione, che la Fiuggi Viva esige da più di un anno, soprattutto di fronte all’inadeguatezza
dell’attuale guida politica che, o mente, o non ha il polso della situazione.
Gruppo consiliare Fiuggi Viva