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Tagliati quasi 80 alberi al Golf Club. Chi deve dare spiegazioni?

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Quando il 4 febbraio scorso abbiamo chiesto chiarimenti sulla vicenda delle decine di alberi abbattuti al campo di golf, gli uffici comunali si erano impegnati ad effettuare immediatamente un sopralluogo, anche con l’ausilio delle forze dell’ordine.
A distanza di due settimane ciò non è ancora avvenuto. Ad oggi sarebbe inutile visto che tutti gli alberi tagliati sono stati già portati via dalla ditta incaricata, e non si potrebbe far altro che contare i tronchi rimasti a terra senza avere la certezza che fossero tutti da abbattere.

Il professionista incaricato da Atf per seguire quei lavori è stato comunque chiamato dal Comune a fornire spiegazioni, dopo che si è appurato che gli alberi abbattuti non sono né 27 (indicati come pericolosi nella perizia dei danni causati dai venti del febbraio 2019) né una quarantina (come dichiarato nella nota di aggiornamento inviata dall’agronomo al Comune ad inizio febbraio). È certo, infatti, che sono stati abbattuti tra i 60 e gli 80 alberi, contrariamente a quanto attestato nelle comunicazioni ufficiali.

È indubbio che qualcosa non ha funzionato, nemmeno nei rapporti tra il Comune e la sua controllata Atf, con quest’ultima che si è limitata a comunicare gli abbattimenti solamente a operazioni avvenute, e a relazione finale depositata, comportandosi come se fosse la proprietaria del campo di golf. Scavalcando, di fatto, nelle decisioni, il Comune che ne è invece il legittimo proprietario.
Tutto ciò è di inaudita gravità e non può essere liquidato come una leggerezza o una comunicazione tardiva, nel tentativo di minimizzare e sottovalutare quanto accaduto. L’amministrazione non solo non ha controllato cosa effettivamente stesse avvenendo, ma non ha consentito nemmeno, vista l’assenza di controlli e sopralluoghi successivi, che noi consiglieri comunali potessimo capire effettivamente lo stato delle cose.
Non sapremo mai, vista anche l’assenza di una documentazione fotografica su ogni singolo albero considerato pericoloso, come e perché dai 27 alberi iniziali ci ritroviamo con 79 alberi abbattuti.

Come se non bastasse, alla luce di quanto scritto dal tecnico nelle proprie relazioni, sorgono forti dubbi sulla procedura di affidamento da parte di Atf dell’incarico alla ditta, visto che l’abbattimento dei 27 alberi pericolosi e danneggiati dagli eventi calamitosi, con successiva piantumazione, sembrano essere stati inseriti anche nei progetti messi a gara per la messa in sicurezza del territorio, rientrando nei famosi 5 milioni di euro. Se ciò fosse vero, allora nessuno poteva svolgere quei lavori, se non dopo lo svolgimento della gara pubblica da parte della ditta che si aggiudicherà l’appalto.

Un vero pasticcio, una brutta pagina che deve servire da insegnamento, visto che simili interventi sono previsti anche presso i parchi termali delle fonti Bonifacio ed Anticolana, e non vorremmo mai ritrovarci con un disboscamento selvaggio.

L’amministrazione non può continuare a trincerarsi dentro l’assordante silenzio di queste settimane. Ci aspettiamo che vengano chiariti tutti gli aspetti di questa nebulosa vicenda, anche per voce del professionista incaricato, e si trovino modalità più idonee, per garantire agli amministratori e ai cittadini la possibilità di verificare, carte alla mano, lo stato dell’arte.

Pretendiamo che sia rispettato il regolamento sul verde urbano che prevede precisi obblighi di piantumazione per ogni singolo abbattimento. Per questo Fiuggi Viva ha fermamente richiesto che per ogni albero ritenuto pericoloso, e dunque da abbattere, sia redatta un’apposita scheda contenente foto e relazioni sui motivi dell’abbattimento. E che tali schede siano pubbliche e liberamente accessibili ai cittadini. Riteniamo che con un ecosistema importante da preservare come il nostro (considerando anche i prossimi interventi di messa in sicurezza che prevedono l’abbattimento di oltre 280 alberi) sia urgente un censimento delle alberature, che permetta programmazione e tutela del patrimonio arboreo.
Noi consiglieri di Fiuggi Viva continueremo a seguire la vicenda e leggere il carteggio utile a capire cosa effettivamente non abbia funzionato.

Gruppo consiliare Fiuggi Viva